GESÙ CI CONOSCE
Per due volte, nel capitolo 10 di Giovanni, Gesù dichiara di conoscere le sue pecore, cioè coloro che credono in lui e lo seguono. Siamo conosciuti da Gesù e questo corrisponde perfettamente all’essere amati da lui; il suo amore si manifesta semplicemente e chiaramente nel fatto che egli consegna la sua vita per noi sulla croce. Così la vita del figlio di Dio ci è donata e noi, diventando figli del Padre, abbiamo già la vita eterna.

RITI D’INIZIO
Canto d’ingresso o antifona: Dell’amore del Signore è piena la terra; dalla sua parola furono fatti i cieli. Alleluia (Sal 32,5-6)

ATTO PENITENZIALE
Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli e sorelle, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre Vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli e sorelle, di pregare per me il Signore Dio nostro.

GLORIA A DIO NELL’ALTO DEI CIELI e pace in terra agli uomini amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa. Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre Onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA
Dio onnipotente e misericordioso, guidaci al possesso della gioia eterna, perché

PRIMA LETTURA
L’esperienza di Barnaba e Paolo ad Antiochia di Pisidia è paradigmatica: annunciano il Vangelo prima agli ebrei, alcuni accolgono la Parola, molti no; quindi si rivolgono ai pagani, che diventano cristiani; il diffondersi del Vangelo suscita la persecuzione; gli evangelizzatori sono costretti a fuggire, ma intanto è stata creata una nuova comunità.

Dagli Atti degli Apostoli (13,14.43-52)
In quei giorni, Paolo e Bàrnaba, proseguendo da Perge, arrivarono ad Antiòchia in Pisìdia, e, entrati nella sinagoga nel giorno di sabato, sedettero. Molti Giudei e prosèliti credenti in Dio seguirono Paolo e Bàrnaba ed essi, intrattenendosi con loro, cercavano di persuaderli a perseverare nella grazia di Dio. Il sabato seguente quasi tutta la città si radunò per ascoltare la parola del Signore. Quando videro quella moltitudine, i Giudei furono ricolmi di gelosia e con parole ingiuriose contrastavano le affermazioni di Paolo. Allora Paolo e Bàrnaba con franchezza dichiararono: «Era necessario che fosse proclamata prima di tutto a voi la parola di Dio, ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco: noi ci rivolgiamo ai pagani. Così infatti ci ha ordinato il Signore: “Io ti ho posto per essere luce delle genti, perché tu porti la salvezza sino all’estremità della terra”». Nell’udire ciò, i pagani si rallegravano e glorifica- vano la parola del Signore, e tutti quelli che erano destinati alla vita eterna credettero. La parola del Signore si diffondeva per tutta la regione. Ma i Giudei sobillarono le pie donne della nobiltà e i notabili della città e suscitarono una persecuzione contro Paolo e Bàrnaba e li cacciarono dal loro territorio. Allora essi, scossa contro di loro la polvere dei piedi, andarono a Icònio. I discepoli erano pieni di gioia e di Spirito Santo.
Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE – Dal Salmo 99 (100)
Siamo invitati ad accogliere l’invito del salmista a lodare il Signore per il suo amore, che ci ha resi suo popolo, e per la sua fedeltà, che non viene mai meno.

R. Noi siamo suo popolo, gregge che egli guida. Oppure: Alleluia, alleluia, alleluia.
Acclamate il Signore, / voi tutti della terra, / servite il Signore nella gioia, / presentatevi a lui con esultanza. R.

Riconoscete che solo il Signore è Dio: / egli ci ha fatti e noi siamo suoi, / suo popolo e gregge del suo pascolo.

R.Perché buono è il Signore, / il suo amore è per sempre, / la sua fedeltà di generazione in generazione. R.

SECONDA LETTURA
È un brano che invita i cristiani a essere forti nelle tribolazioni di questa vita e soprattutto nella persecuzione subita a causa della fede. Chi resta fedele segue le orme di Cristo e parteciperà alla sua gloria in Paradiso.

Dall’Apocalisse di san Giovanni apostolo (7,9.14b-17)
Io, Giovanni, vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, avvolti in vesti candide, e tenevano rami di palma nelle loro mani. E uno degli anziani disse: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide col sangue dell’Agnello. Per questo stanno davanti al trono di Dio e gli prestano servizio giorno e notte nel suo tempio; e Colui che siede sul trono stenderà la sua tenda sopra di loro. Non avranno più fame né avranno più sete, non li colpirà il sole né arsura alcuna, perché l’Agnello, che sta in mezzo al trono, sarà il loro pastore e li guiderà alle fonti delle acque della vita. E Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi».
Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.

CANTO AL VANGELO (Gv 10,14)
Alleluia, alleluia. Io sono il buon pastore, dice il Signore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me. Alleluia.

VANGELO
Siamo alla conclusione del discorso di Gesù, che si presenta come il pastore bello e buono. Giovanni ci tiene a sottolineare che il Signore è buon pastore, perché si prende cura di chi lo segue, lotta contro il lupo che vuol rapire e disperdere il gregge, lo difende ad ogni costo e ai suoi dona la sua stessa vita.

Dal vangelo secondo Giovanni (10,27.30)
In quel tempo, Gesù disse: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».
Parola del Signore. A: Lode a te o Cristo.

PREGHIERA UNIVERSALE
Il Padre ci ama e ci prende per mano. Con la fiducia dei figli amati, rivolgiamo a lui la nostra preghiera e diciamo: Padre di Gesù risorto, ascoltaci.
• Affinché la Chiesa intera non abbia paura per gli assalti dell’avversario, ma riponga tutta la sua fiducia nella potenza dell’amore del Cristo risorto, preghiamo.
• Affinché i cristiani che si sono smarriti dietro falsi pastori ritornino al Signore Gesù, che ha dato la sua vita per tutti e per ciascuno, preghiamo.
• Affinché i credenti di altre religioni vivano con sincerità la loro fede, senza rivalità e disprezzo per gli altri, preghiamo.
• Affinché coloro che nella Chiesa hanno il compito di guidare i fratelli sulle vie del Vangelo abbiano il coraggio e la gioia di somigliare a Gesù, buon pastore, preghiamo.
Padre, fonte dell’amore e di ogni bene, accogli con benevolenza le preghiere di noi, tuoi figli, e donaci la gioia di sperimentare la tua presenza amorevole nella nostra vita quotidiana, per Cristo nostro Signore. A: Amen.

SULLE OFFERTE
O Dio, che in questi santi misteri compi l’opera della nostra redenzione, fa’ che questa celebrazione pasquale sia per noi fonte di perenne letizia. Per Cristo nostro Signore. A: Amen.

PADRE NOSTRO
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male.

RITI DI COMUNIONE
Ecco l’Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati del mondo. Beati gli invitati alla cena dell’Agnello. A: O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa, ma di’ soltanto una parola e io sarò salvato.

DOPO LA COMUNIONE
O Dio, pastore buono, custodisci nella tua misericordia il gregge che hai redento con il sangue prezioso del tuo Figlio e conducilo ai pascoli della vita eterna. Per Cristo nostro Signore. A: Amen.