«SIGNORE INSEGNACI A PREGARE»
Che gli uomini non sappiano pregare è cosa risaputa, forse anche per questo pregano poco o per niente. La richiesta dei discepoli, «Signore, insegnaci a pregare…», indica una strada percorribile e anche abbastanza facile: impariamo dal Figlio di Dio come ci si rivolge al Padre. Gesù stesso ha pregato e il cuore della sua preghiera è il desiderio di fare la volontà del Padre in ogni circostanza, anche la più difficile.

RITI D’INIZIO
Canto d’ingresso o antifona: Dio sta nella sua santa dimora: a chi è solo fa abitare una casa; dà forza e vigore al suo popolo. (Sal 67,6-7.36)

ATTO PENITENZIALE
Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli e sorelle, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre Vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli e sorelle, di pregare per me il Signore Dio nostro.

GLORIA A DIO NELL’ALTO DEI CIELI e pace in terra agli uomini amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa. Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre Onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA
O Dio, nostra forza e nostra speranza, senza di te nulla esiste di valido e di santo; effondi su di noi la tua misericordia perché, da te sorretti e guidati, usiamo saggiamente dei beni terreni nella continua ricerca dei beni eterni. Per il nostro Signore Gesù Cristo… Oppure: Signore e creatore del mondo, Cristo tuo Figlio ci ha insegnato a chiamarti Padre: invia su di noi lo Spirito Santo, tuo dono, perché ogni nostra preghiera sia esaudita. Per il nostro Signore Gesù Cristo… A: Amen.

PRIMA LETTURA
La Genesi con Abramo ci offre il modello di preghiera di un amico di Dio. Il criterio che lo spinge a trattare è la convinzione che il Signore non può far perire il giusto per colpa del malvagio. Nella sua richiesta si ferma a dieci. Più avanti i profeti cercheranno anche un solo giusto per stornare il castigo di Dio. Gesù, unico giusto, otterrà il perdono per tutta l’umanità peccatrice.

Dal libro della Genesi (18,20-32)
In quei giorni, disse il Signore: «Il grido di Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave. Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!». Quegli uomini partirono di là e andarono verso Sòdoma, mentre Abramo stava ancora alla presenza del Signore. Abramo gli si avvicinò e gli disse: «Davvero sterminerai il giusto con l’empio? Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cin- quanta giusti che vi si trovano? Lontano da te il far morire il giusto con l’empio, così che il giusto sia trattato come l’empio; lontano da te! Forse il giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?». Rispose il Signore: «Se a Sòdoma troverò cinquanta giusti nell’ambito della città, per riguardo a loro perdonerò a tutto quel luogo».
Abramo riprese e disse: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere: forse ai cinquanta giusti ne mancheranno cinque; per questi cinque distruggerai tutta la città?». Rispose: «Non la distruggerò, se ve ne troverò quarantacinque». Abramo riprese ancora a parlargli e disse: «Forse là se ne troveranno quaranta». Rispose: «Non lo farò, per riguardo a quei quaranta». Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora: forse là se ne troveranno trenta». Rispose: «Non lo farò, se ve ne troverò trenta». Riprese: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore! Forse là se ne troveranno venti». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei venti». Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora una volta sola: forse là se ne troveranno dieci». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei dieci».
Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE – Dal Salmo 137 (138)
La certezza che l’amore del Signore non viene mai meno spinge il salmista a lodarlo e ringraziarlo per i suoi interventi di salvezza.

R. Nel giorno in cui ti ho invocato mi hai risposto.
Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore: / hai ascoltato le parole della mia bocca. / Non agli dèi, ma a te voglio cantare, / mi prostro verso il tuo tempio santo. R.
Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà: / hai reso la tua promessa più grande del tuo nome. / Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto, / hai accresciuto in me la forza. R.
Perché eccelso è il Signore, ma guarda verso l’umile; / il superbo invece lo riconosce da lontano. / Se cammino in mezzo al pericolo, tu mi ridoni vita; /
contro la collera dei miei avversari stendi la tua mano. R.
La tua destra mi salva. / Il Signore farà tutto per me. / Signore, il tuo amore è per sempre: / non abbandonare l’opera delle tue mani. R.

SECONDA LETTURA
Eravamo debitori senza poter estinguere il debito, perché non eravamo in grado di espiare le nostre colpe. Ma Dio, Padre misericordioso, ha distrutto tutti i documenti dei nostri debiti, quando Cristo è salito sulla croce e ha ottenuto il per- dono di tutti i peccati dell’umanità.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi (2,12-14)
Fratelli, con Cristo sepolti nel battesimo, con lui siete anche risorti mediante la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti. Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti a causa delle colpe e della non circoncisione della vostra carne, perdonandoci tutte le colpe e annullando il documento scritto contro di noi che, con le prescrizioni, ci era contrario: lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce.
Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.

CANTO AL VANGELO (Rm 8,15bc)
Alleluia, alleluia. Avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: Abbà! Padre! Alleluia.

VANGELO
In questo brano l’evangelista Luca raccoglie la sua catechesi sulla preghiera. Quella che insegna Gesù non è solo una preghiera fra tante, ma la sintesi degli atteggiamenti che il credente deve avere verso Dio Padre. In essa sono raccolte le richieste essenziali per la vita personale e comunitaria, in vista della salvezza.

Dal vangelo secondo Luca (11,1-13)
Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite: “Padre, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno; dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano, e perdona a noi i nostri peccati, anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore, e non abbandonarci alla tentazione”». Poi disse loro: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”; e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono. Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».
Parola del Signore. A: Lode a te o Cristo.

PREGHIERA UNIVERSALE
Gesù ci ha insegnato a pregare. Rivolgiamoci al Padre con la fiducia dei figli che si fidano del suo amore. Diciamo insieme: Padre, ascolta la nostra preghiera.
• Affinché la Chiesa non si stanchi mai di pregare per le necessità di tutti gli uomini, preghiamo.
• Affinché i potenti di questo mondo imparino a governare le nazioni alla luce del Regno di Dio, preghiamo.
• Affinché, ricevendo il tuo perdono, Padre misericordioso, impariamo a perdonare i nostri fratelli, preghiamo.
• Affinché tutti noi, anche nei momenti più difficili, ci fidiamo, Padre, della tua volontà che realizza la nostra salvezza, preghiamo.
Padre, tu ci ami e ci ascolti sempre. Donaci il tuo Spirito, perché mentre preghiamo educhi i nostri cuori alla fede nel tuo amore e alla speranza della vita eterna. Per Cristo nostro Signore. A: Amen.

SULLE OFFERTE
Accetta, Signore, queste offerte che la tua generosità ha messo nelle nostre mani, perché il tuo Spirito, operante nei santi misteri, santifichi la nostra vita presente e ci guidi alla felicità senza fine. Per Cristo nostro Signore. A: Amen.

PADRE NOSTRO
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male.

RITI DI COMUNIONE
Ecco l’Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati del mondo. Beati gli invitati alla cena dell’Agnello. A: O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa, ma di’ soltanto una parola e io sarò salvato.

DOPO LA COMUNIONE
O Dio, nostro Padre, che ci hai dato la grazia di partecipare a questo divino sacramento, memoriale perpetuo della passione del tuo Figlio, fa’ che il dono del suo ineffabile amore giovi alla nostra salvezza. Per Cristo nostro Signore. A: Amen.