RINUNCIARE A TUTTO?
Il Signore Gesù in tutto il Vangelo esprime delle pretese che a prima vista sono inaccettabili. Nel brano che leggiamo oggi pretende di essere amato più di chiunque e chiede perentoriamente a chi vuole seguirlo di rinunciare a tutti i propri averi. Perché dovremmo ascoltarlo e obbedirgli? Ci troviamo di fronte al Figlio di Dio che chiede non soltanto molto, ma tutto. Può farlo perché anche lui ci offre tutto di sé e del mondo di Dio. Chi accetta questo scambio prima o poi scopre che anche le persone e i beni di questo mondo gli vengono riconsegnati, ma trasfigurati dal suo amore.

RITI D’INIZIO
Canto d’ingresso o antifona: Tu sei giusto, o Signore, e retto nei tuoi giudizi: agisci con il tuo servo secondo il tuo amore. (Sal 118,137.124)

ATTO PENITENZIALE
Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli e sorelle, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre Vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli e sorelle, di pregare per me il Signore Dio nostro.

GLORIA A DIO NELL’ALTO DEI CIELI e pace in terra agli uomini amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa. Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre Onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
COLLETTA
O Padre, che ci hai liberati dal peccato e ci hai donato la dignità di figli adottivi, guarda con benevolenza la tua famiglia, perché a tutti i credenti in Cristo sia data la vera libertà e l’eredità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo… Oppure: O Dio, che ti fai conoscere da coloro che ti cercano con cuore sincero, donaci la sapienza del tuo Spirito, perché possiamo diventare veri discepoli di Cristo tuo Figlio, vivendo ogni giorno il Vangelo della Croce. Egli è Dio… A: Amen.

PRIMA LETTURA
È l’inizio della bellissima preghiera per chiedere al Signore il dono della sapienza. L’autore sa bene che si può conoscere tutto lo scibile umano, ma questo non serve a conoscere la volontà di Dio e a raggiungere la salvezza. Solo la sapienza che viene dall’alto può condurre alla salvezza.

Dal libro della Sapienza (9,13-18)
Quale uomo può conoscere il volere di Dio? Chi può immaginare che cosa vuole il Signore? I ragionamenti dei mortali sono timidi e incerte le nostre riflessioni, perché un corpo corruttibile appesantisce l’anima e la tenda d’argilla opprime una mente piena di preoccupazioni. A stento immaginiamo le cose della terra, scopriamo con fatica quelle a portata di mano; ma chi ha investigato le cose del cielo? Chi avrebbe conosciuto il tuo volere, se tu non gli avessi dato la sapienza e dall’alto non gli avessi inviato il tuo santo spirito? Così vennero raddrizzati i sentieri di chi è sulla terra; gli uomini furono istruiti in ciò che ti è gradito e furono salvati per mezzo della sapienza.
Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE – Dal Salmo 89 (90)
La vita dell’uomo è fugace e sottomessa alla morte. Il salmista invita tutti a considerare questa verità e a vivere fidandosi dell’amore del Signore.

R. Signore, sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione.
Tu fai ritornare l’uomo in polvere, / quando dici: «Ritornate, figli dell’uomo». / Mille anni, ai tuoi occhi, / sono come il giorno di ieri che è passato, / come un turno di veglia nella notte. R.
Tu li sommergi: / sono come un sogno al mattino, /come l’erba che germoglia; /
al mattino fiorisce e germoglia, / alla sera è falciata e secca. R.
Insegnaci a contare i nostri giorni / e acquisteremo un cuore saggio. / Ritorna, Signore: fino a quando? / Abbi pietà dei tuoi servi! R.
Saziaci al mattino con il tuo amore: / esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni. / Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio: / rendi salda per noi l’opera delle nostre mani, / l’opera delle nostre mani rendi salda. R.
SECONDA LETTURA
Onesimo, schiavo fuggito da Colossi ad Efeso, forse finito in prigione, incontra Paolo e si fa battezzare. Vorrebbe tornare dal suo padrone ma non ha il coraggio. Così Paolo scrive questo stupendo biglietto di raccomandazione al suo amico e discepolo Filemone, perché lo accolga come fratello.

Dalla lettera di san Paolo apostolo a Filémone(9b-10.12-17)
Carissimo, ti esorto, io, Paolo, così come sono, vecchio, e ora anche prigioniero di Cristo Gesù. Ti prego per Onèsimo, figlio mio, che ho generato nelle catene.
Te lo rimando, lui che mi sta tanto a cuore. Avrei voluto tenerlo con me perché mi assistesse al posto tuo, ora che sono in catene per il Vangelo. Ma non ho vo- luto fare nulla senza il tuo parere, perché il bene che fai non sia forzato, ma volontario. Per questo forse è stato separato da te per un momento: perché tu lo riavessi per sempre; non più però come schiavo, ma molto più che schiavo, come fratello carissimo, in primo luogo per me, ma ancora più per te, sia come uomo sia come fratello nel Signore. Se dunque tu mi consideri amico, accoglilo come me stesso.
Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.

CANTO AL VANGELO (Sal 118,135)
Alleluia, alleluia. Fa’ risplendere il tuo volto sul tuo servo e insegnami i tuoi decreti. Alleluia.

VANGELO
Gesù continua a spiegare cosa vuol dire essere cristiani e come al solito non fa sconti. Per essere suoi discepoli bisogna tagliare tutti i rapporti affettivi che disturbano la sequela, bi- sogna essere disposti a essere perseguitati, bisogna rinunciare ai beni di questo mondo, mettendoli al servizio della costruzione del regno di Dio.

Dal vangelo secondo Luca (14,25-33)
In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro: «Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo. Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”. Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace. Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».
Parola del Signore. A: Lode a te o Cristo.

PREGHIERA UNIVERSALE
L’amore del Padre per noi è gratuito, ma anche esigente. Nella preghiera chiediamo per noi e per la Chiesa il coraggio di ricambiare l’amore che abbiamo ricevuto. Diciamo insieme: Padre di Gesù, ascoltaci.
• Affinché la Chiesa riconosca il grande amore di Dio e si impegni a rivelarlo al mondo con la testimonianza della parola e della vita, preghiamo.
• Affinché i ministri della Chiesa e i religiosi siano fedeli alla propria vocazione e missione e testimonino ai fratelli la gioia di rinunciare a tutto ciò che ostacola l’annuncio del Vangelo, preghiamo.
• Affinché tutti i cristiani sparsi nel mondo sappiano seguire Gesù e mettano a servizio dei fratelli i beni materiali e spirituali che hanno ricevuto da te, Padre, preghiamo.
• Affinché ognuno di noi operi per l’edificazione e la crescita di un mondo più giusto e fraterno, secondo il Vangelo, preghiamo.
Padre, donaci il tuo Santo Spirito perché ci aiuti ad aprire il nostro cuore, per somigliare al tuo Figlio Gesù e per testimoniare al mondo la bellezza di essere suoi discepoli. Per Cristo nostro Signore. A: Amen.

SULLE OFFERTE
O Dio, sorgente della vera pietà e della pace, salga a te nella celebrazione di questi santi misteri la giusta adorazione per la tua grandezza e si rafforzino la fedeltà e la concordia dei tuoi figli. Per Cristo nostro Signore. A: Amen.

PADRE NOSTRO
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male.

RITI DI COMUNIONE
Ecco l’Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati del mondo. Beati gli invitati alla cena dell’Agnello. A: O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa, ma di’ soltanto una parola e io sarò salvato.

DOPO LA COMUNIONE
O Padre, che nutri e rinnovi i tuoi fedeli alla mensa della parola e del pane di vita, per questi grandi doni del tuo amato Figlio aiutaci a progredire costantemente nella fede, per divenire partecipi della sua vita immortale. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. A: Amen.