VIVERE PER LA FEDE
La liturgia di oggi mette in evidenza un aspetto fondamentale della vita del cristiano: la fede. Essa ci permette di essere forti e pazienti di fronte alle sofferenze e alle persecuzioni, di comprendere la volontà di Dio e di realizzarla, di lasciarci illuminare nel conoscere le verità rivelate, per viverle.
RITI D’INIZIO
Canto d’ingresso o antifona: Tutte le cose sono in tuo potere e nessuno può opporsi alla tua volontà. Tu hai fatto il cielo e la terra e tutte le meraviglie che si trovano sotto il firmamento: tu sei il Signore di tutte le cose. (Est 4,17bc)
ATTO PENITENZIALE
Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli e sorelle, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre Vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli e sorelle, di pregare per me il Signore Dio nostro.
GLORIA A DIO NELL’ALTO DEI CIELI e pace in terra agli uomini amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa. Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre Onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
COLLETTA
Dio onnipotente ed eterno, che esaudisci le preghiere del tuo popolo oltre ogni desiderio e ogni merito, effondi su di noi la tua misericordia: perdona ciò che la coscienza teme e aggiungi ciò che la preghiera non osa sperare. Per il nostro Signore Gesù Cristo… Oppure: O Dio, che soccorri prontamente i tuoi figli e non tolleri l’oppressione e la violenza, rinvigorisci la nostra fede, affinché non ci stanchiamo di operare in questo mondo, nella certezza che la nostra ricompensa è la gioia di essere tuoi servi. Per il nostro Signore Gesù Cristo… A: Amen.
PRIMA LETTURA
Il profeta Abacuc chiede conto a Dio del suo silenzio e del suo lasciar fare ai ricchi e ai potenti, mentre i poveri e i deboli subiscono ingiustizie e violenze. La risposta del Signore è un invito a rimanere fedele e una promessa: la sua Parola si realizzerà e i giusti vivranno mentre gli empi soccomberanno.
Dal libro del profeta Abacuc (1,2-3; 2,2-4)
Fino a quando, Signore, implorerò aiuto e non ascolti, a te alzerò il grido: «Violenza!» e non salvi? Perché mi fai vedere l’iniquità e resti spettatore del- l’oppressione? Ho davanti a me rapina e violenza e ci sono liti e si muovono contese. Il Signore rispose e mi disse: «Scrivi la visione e incidila bene sulle tavolette, perché la si legga speditamente. È una visione che attesta un termine, parla di una scadenza e non mentisce; se indugia, attendila, perché certo verrà e non tarderà. Ecco, soccombe colui che non ha l’animo retto, mentre il giusto vivrà per la sua fede».
Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE – Dal Salmo 94 (95)
Il salmista invita tutto il popolo a non allontanarsi dal Signore, perché solo in lui si trova la salvezza.
R. Ascoltate oggi la voce del Signore.
Venite, cantiamo al Signore, / acclamiamo la roccia della nostra salvezza. / Accostiamoci a lui per rendergli grazie, / a lui acclamiamo con canti di gioia. R.
Entrate: prostràti, adoriamo, / in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti. /
È lui il nostro Dio / e noi il popolo del suo pascolo, / il gregge che egli conduce. R.
Se ascoltaste oggi la sua voce! / «Non indurite il cuore come a Merìba, / come nel giorno di Massa nel deserto, / dove mi tentarono i vostri padri: / mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere». R.
SECONDA LETTURA
Questa lettera è rivolta a Timoteo e a tutti i pastori delle Chiese locali. Il dono del ministero che hanno ricevuto va vissuto con forza e amore a servizio della comunità. I fedeli vanno difesi con l’esempio e la testimonianza da coloro i quali introducono novità che contraddicono il Vangelo annunciato dagli apostoli.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timoteo (1,6-8.13-14)
Figlio mio, ti ricordo di ravvivare il dono di Dio, che è in te mediante l’imposizione delle mie mani. Dio infatti non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di forza, di carità e di prudenza. Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro, né di me, che sono in carcere per lui; ma, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo. Prendi come modello i sani insegnamenti che hai udito da me con la fede e l’amore, che sono in Cristo Gesù.
Custodisci, mediante lo Spirito Santo che abita in noi, il bene prezioso che ti è stato affidato.
Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
CANTO AL VANGELO (1 Pt 1,25)
Alleluia, alleluia. La parola del Signore rimane in eterno: e questa è la parola del Vangelo che vi è stato annunciato. Alleluia.
VANGELO
Di fronte agli insegnamenti del Signore i discepoli sentono il bisogno di crescere nella fede e chiedono a Gesù questo dono. La sua risposta è un incoraggiamento, perché tutto è possibile a chi crede in lui. La parabola ricorda a tutti noi cristiani che non possiamo accampare nessun diritto davanti a Dio per le nostre buone opere, come pretendevano i farisei.
Dal vangelo secondo Luca (17,5-10)
In quel tempo, gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe. Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, stríngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti? Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».
Parola del Signore. A: Lode a te o Cristo.
PREGHIERA UNIVERSALE
Il Signore interviene sempre per salvare chi ha fede, anche quando non ce ne accorgiamo. Con fiducia filiale rivolgiamo a lui la nostra preghiera e diciamo insieme: Padre di misericordia, ascoltaci.
• Affinché la Chiesa si impegni a realizzare, secondo la tua volontà, i miracoli dell’amore verso tutti gli uomini, preghiamo.
• Affinché tutti coloro che opprimono i poveri e i de- boli scoprano che Dio è sempre con i perseguitati, e così accettino di convertirsi, preghiamo.
• Affinché tutti i cristiani si ricordino che devono imitare Gesù, che è venuto non per farsi servire, ma per servire, preghiamo.
• Affinché la nostra comunità si impegni a servire i fratelli più poveri e bisognosi, nei quali il Signore Gesù si è identificato, preghiamo.
Padre misericordioso, rinnova ogni giorno in noi i doni della fede, della speranza e della carità e donaci il tuo Spirito, perché li facciamo crescere e fruttificare. Per Cristo nostro Signore. A: Amen.
SULLE OFFERTE
Accogli, o Signore, il sacrificio che tu stesso ci hai comandato di offrirti e per questi misteri che celebriamo con il nostro servizio sacerdotale porta a compimento la tua opera di santificazione. Per Cristo nostro Signore. A: Amen.
PADRE NOSTRO
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male.
RITI DI COMUNIONE
Ecco l’Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati del mondo. Beati gli invitati alla cena dell’Agnello. A: O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa, ma di’ soltanto una parola e io sarò salvato.
DOPO LA COMUNIONE
Concedi a noi, Padre onnipotente, che, inebriati e nutriti da questi sacramenti, veniamo trasformati in Cristo che abbiamo ricevuto come cibo e bevanda di vita. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. A: Amen.