«…OGGI DEVO FERMARMI A CASA TUA»
Gesù, accusato di essere amico dei peccatori, non ha smentito, e ha semplicemente affermato di essere venuto proprio a cercare e salvare i peccatori. Con Zaccheo addirittura si autoinvita a casa sua. Questo desiderio del Signore arriva fino a ciascuno di noi, perché vuole abitare dentro di noi, e lo realizza nell’Eucaristia, come sacramento, e ogni giorno quando amiamo i fratelli.

RITI D’INIZIO
Canto d’ingresso o antifona: Non abbandonarmi, Signore, mio Dio, da me non stare lontano; vieni presto in mio aiuto, o Signore, mia salvezza.. (Sal 37,22-23)

ATTO PENITENZIALE
Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli e sorelle, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre Vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli e sorelle, di pregare per me il Signore Dio nostro.

GLORIA A DIO NELL’ALTO DEI CIELI e pace in terra agli uomini amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa. Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre Onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA
Dio onnipotente e misericordioso, tu solo puoi dare ai tuoi fedeli il dono di servirti in modo lodevole e degno; fa’ che corriamo senza ostacoli verso i beni da te promessi. Per il nostro Signore Gesù Cristo… Oppure: O Dio, amante della vita, che nel tuo Figlio sei venuto a cercare e a salvare chi era perduto, donaci di accoglierti con gioia nella nostra casa e aiutaci a condividere con i fratelli i beni della terra. Per il nostro Signore Gesù Cristo… A: Amen.

PRIMA LETTURA
Il libro della Sapienza ha recepito l’insegnamento dei profeti e presenta il volto di un Dio misericordioso con tutti i popoli e con ogni persona. Infatti è lui il creatore di tutti e ama tutti, perché ama la vita, che è uscita dalle sue mani. Non vuole condannare nessuno e pazientemente aspetta il pentimento dei peccatori.

Dal libro della Sapienza (11,22–12,2)
Signore, tutto il mondo davanti a te è come polvere sulla bilancia, come una stilla di rugiada mattutina caduta sulla terra. Hai compassione di tutti, perché tutto puoi, chiudi gli occhi sui peccati degli uomini, aspettando il loro pentimento. Tu infatti ami tutte le cose che esistono e non provi disgusto per nessuna delle cose che hai creato; se avessi odiato qualcosa, non l’avresti neppure formata. Come potrebbe sussistere una cosa, se tu non l’avessi voluta?
Potrebbe conservarsi ciò che da te non fu chiamato all’esistenza? Tu sei indulgente con tutte le cose, perché sono tue, Signore, amante della vita. Poiché il tuo spirito incorruttibile è in tutte le cose. Per questo tu correggi a poco a poco quelli che sbagliano e li ammonisci ricordando loro in che cosa hanno peccato, perché, messa da parte ogni malizia, credano in te, Signore.
Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE – Dal Salmo 144 (145)
Il salmista ha sperimentato la bontà e la misericordia del Signore: per questo non si stanca di ringraziarlo, lodarlo ed esaltarlo.

R. Benedirò il tuo nome per sempre, Signore.
O Dio, mio re, voglio esaltarti / e benedire il tuo nome in eterno e per sempre. / Ti voglio benedire ogni giorno, / lodare il tuo nome in eterno e per sempre. R. Misericordioso e pietoso è il Signore, / lento all’ira e grande nell’amore. / Buono è il Signore verso tutti, / la sua tenerezza si espande su tutte le creature. R.
Ti lodino, Signore, tutte le tue opere / e ti benedicano i tuoi fedeli. / Dicano la gloria del tuo regno / e parlino della tua potenza. R.
Fedele è il Signore in tutte le sue parole / e buono in tutte le sue opere. / Il Signore sostiene quelli che vacillano / e rialza chiunque è caduto. R.

SECONDA LETTURA
Nella Chiesa si era sparsa la voce che il ritorno di Gesù fosse imminente. Alcuni avevano diffuso quest’idea servendosi di false lettere di Paolo. L’apostolo invita i suoi amici a non lasciarsi confondere e a vivere con fedeltà la vocazione cristiana.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi (1,11–2,2)
Fratelli, preghiamo continuamente per voi, perché il nostro Dio vi renda degni della sua chiamata e, con la sua potenza, porti a compimento ogni proposito di bene e l’opera della vostra fede, perché sia glorificato il nome del Signore nostro Gesù in voi, e voi in lui, secondo la grazia del nostro Dio e del Signore Gesù Cristo. Riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e al nostro radunarci con lui, vi preghiamo, fratelli, di non lasciarvi troppo presto confondere la mente e allarmare né da ispirazioni né da discorsi, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia già presente.
Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.

CANTO AL VANGELO (Gv 3,16)
Alleluia, alleluia. Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito; chiunque crede in lui ha la vita eterna. Alleluia.

VANGELO
La parabola della pecora smarrita diventa realtà nel brano che racconta dell’incontro di Gesù con Zaccheo. Soltanto Luca parla di questo episodio, che per lui rappresenta la sintesi di ciò che il Signore è venuto a realizzare sulla terra: far sperimentare ai peccatori l’amore misericordioso del Padre e condurli a conversione.

Dal vangelo secondo Luca (19,1-10)
In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
Parola del Signore. A: Lode a te, o Cristo.

PREGHIERA UNIVERSALE
Il Padre nella sua misericordia ha mandato Gesù per incontrare i peccatori, perché vuole salvare tutti i suoi figli. Facciamo nostra la sua misericordia e presentiamogli la nostra preghiera, dicendo insieme: Padre misericordioso, ascoltaci.
• Affinché i ministri della Chiesa sappiano andare in- contro ai peccatori, senza aspettare che siano loro ad avvicinarsi, preghiamo.
• Affinché coloro che si sentono esclusi dalla salvezza incontrino cristiani che sappiano testimoniare, o Padre, la tua misericordia, preghiamo.
• Affinché i giovani del nostro quartiere/paese, incontrando la nostra comunità, possano crescere nella fede, preghiamo.
• Affinché tutti noi rinnoviamo la nostra piena fiducia nella misericordia del Signore e rendiamo la nostra comunità casa accogliente per tutti, preghiamo.
Padre, amante della vita, donaci il tuo Santo Spirito, perché anche noi diventiamo capaci di amare la vita, di rispettarla in tutte le sue forme e di promuoverla nei fratelli bisognosi di aiuto. Per Cristo nostro Signore. A: Amen.

SULLE OFFERTE
Questo sacrificio, o Signore, sia per te oΩerta pura, e per noi dono santo della tua misericordia. Per Cristo nostro Signore. A: Amen.

PADRE NOSTRO
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male.

RITI DI COMUNIONE
Ecco l’Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati del mondo. Beati gli invitati alla cena dell’Agnello. A: O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa, ma di’ soltanto una parola e io sarò salvato.

DOPO LA COMUNIONE
Rafforza in noi, o Signore, la tua opera di salvezza, perché i sacramenti che ci nutrono in questa vita ci preparino a ricevere i beni che promettono. Per Cristo nostro Signore. A: Amen.