DIO DEI VIVENTI
Nel Primo Testamento si legge: «Il Signore fa morire e fa vivere» (1 Sam 2,5). Gesù ci ha presentato un altro volto di Dio: è nostro Padre e non fa morire nessuno. Lui dona la vita e non la toglie più, anzi nel momento della morte fa diventare eterna la nostra vita, altro che «far morire». Questo ci ha insegnato Gesù riguardo al suo e nostro Padre e circa la vita degli uomini.
RITI D’INIZIO
Canto d’ingresso o antifona: Giunga fino a te la mia preghiera, tendi l’orecchio alla mia supplica, Signore. (Sal 87,3)
ATTO PENITENZIALE
Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli e sorelle, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre Vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli e sorelle, di pregare per me il Signore Dio nostro.
GLORIA A DIO NELL’ALTO DEI CIELI e pace in terra agli uomini amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa. Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre Onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
COLLETTA
Dio onnipotente e misericordioso, allontana ogni ostacolo nel nostro cammino verso di te, perché, nella serenità del corpo e dello spirito, possiamo dedicarci liberamente al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo… Oppure: O Dio dei viventi, che fai risorgere coloro che si addormentano in te, concedi che la parola della nuova alleanza, seminata nei nostri cuori, germogli e porti frutti di opere buone per la vita eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo… A: Amen.
PRIMA LETTURA
Questo testo del II secolo a.C. apre in Israele con chiarezza le porte alla fede nella risurrezione. Mentre però i sette fratelli e la loro madre prospettano un ritorno della vita e del corpo com’era prima della morte, Gesù annuncerà e realizzerà la risurrezione come condizione completamente nuova, con un corpo «spirituale» (come dirà san Paolo).
Dal secondo libro dei Maccabei (7,1-2.9-14)
In quei giorni, ci fu il caso di sette fratelli che, presi insieme alla loro madre, furono costretti dal re, a forza di flagelli e nerbate, a cibarsi di carni suine proibite. Uno di loro, facendosi interprete di tutti, disse: Che cosa cerchi o vuoi sapere da noi? Siamo pronti a mori- re piuttosto che trasgredire le leggi dei padri». [E il secondo,] giunto all’ultimo respiro, disse: «Tu, o scellerato, ci elimini dalla vita presente, ma il re dell’universo, dopo che saremo morti per le sue leggi, ci risusciterà a vita nuova ed eterna». Dopo costui fu torturato il terzo, che alla loro richiesta mise fuori prontamente la lingua e stese con coraggio le mani, dicendo dignitosamente: «Dal Cielo ho queste membra e per le sue leggi le disprezzo, perché da lui spero di riaverle di nuovo». Lo stesso re e i suoi dignitari rimasero colpiti dalla fierezza di questo giovane, che non teneva in nessun conto le torture. Fatto morire anche questo, si misero a straziare il quarto con gli stessi tormenti. Ridotto in fin di vita, egli diceva: «È preferibile morire per mano degli uomini, quando da Dio si ha la speranza di essere da lui di nuovo risuscitati; ma per te non ci sarà davvero risurrezione per la vita».
Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE – Dal Salmo 16 (17)
La certezza che Dio ascolta la preghiera del giusto spinge il salmista a chiedere l’intervento del Signore nelle vicende della sua vita.
R. Ci sazieremo, Signore, contemplando il tuo volto.
Ascolta, Signore, la mia giusta causa, / sii attento al mio grido. / Porgi l’orecchio alla mia preghiera: / sulle mie labbra non c’è inganno. R.
Tieni saldi i miei passi sulle tue vie / e i miei piedi non vacilleranno. / Io t’invoco poiché tu mi rispondi, o Dio; / tendi a me l’orecchio, ascolta le mie parole. R.
Custodiscimi come pupilla degli occhi, / all’ombra delle tue ali nascondimi, / io nella giustizia contemplerò il tuo volto, / al risveglio mi sazierò della tua immagine. R.
SECONDA LETTURA
Nonostante ci siano difficoltà e problemi nella comunità dei Tessalonicesi, Paolo li invita a perseverare nel bene. Chiede anche preghiere per sé, perché il Signore gli dia la forza per continuare a evangelizzare e a resistere alla persecuzione che sta subendo.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi (2,16–3,5)
Fratelli, lo stesso Signore nostro Gesù Cristo e Dio, Padre nostro, che ci ha amati e ci ha dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una buona speranza, conforti i vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene. Per il resto, fratelli, pregate per noi, perché la parola del Signore corra e sia glorificata, come lo è anche tra voi, e veniamo liberati dagli uomini corrotti e malvagi. La fede infatti non è di tutti. Ma il Signore è fedele: egli vi confermerà e vi custodirà dal Maligno. Riguardo a voi, abbiamo questa fiducia nel Signore: che quanto noi vi ordiniamo già lo facciate e continuerete a farlo. Il Signore guidi i vostri cuori al- l’amore di Dio e alla pazienza di Cristo.
Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
CANTO AL VANGELO (Ap 1,5a.6b)
Alleluia, alleluia. Gesù Cristo è il primogenito dei morti: a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Alleluia.
VANGELO
I sadducei, che non credono nella risurrezione, presentano una storia inventata per mettere in difficoltà Gesù, come facevano con i farisei. La risposta del Signore li spiazza perché fa risalire la fede nel Dio dei viventi al libro dell’Esodo, che anche per i sadducei era parola di Dio.
Dal vangelo secondo Luca (20,27-38)
[In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi – i quali dicono che non c’è risurrezione] – e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”. C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie». [Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».]
Parola del Signore. A: Lode a te o Cristo.
PREGHIERA UNIVERSALE
Il Padre ama la vita e ci vuole felici. Rinnovando questa fiducia, presentiamo a lui le nostre preghiere per la Chiesa e per il mondo. Preghiamo insieme e diciamo:
Padre della vita, ascoltaci.
• Affinché la Chiesa, vivendo nell’amore ricevuto da te, annunci a tutti i popoli la bella notizia della vita eterna, preghiamo.
• Affinché in tutti i popoli maturi la convinzione che la vita in questo mondo è preparazione della vita futura, preghiamo.
• Affinché tutti i giovani non restino prigionieri del presente da consumare, ma si aprano al desiderio di preparare un futuro più bello, in attesa della vita eterna, preghiamo.
• Affinché tutti noi sappiamo apprezzare le bellezze di questa vita, la viviamo nell’amore fraterno e prepariamo la vita eterna, facendo tutto il bene che possiamo, preghiamo.
Padre, tu ci prepari il banchetto della vita eterna e ce lo fai pregustare nell’Eucaristia. Donaci il tuo Spirito perché rinnoviamo ogni giorno il desiderio di vivere da figli tuoi e da fratelli tra di noi. Per Cristo nostro Signore. A: Amen.
SULLE OFFERTE
O Padre, volgi benevolo il tuo sguardo su queste offerte, perché celebrando nel mistero la passione del tuo Figlio vi aderiamo con amore fedele. Per Cristo nostro Signore. A: Amen.
PADRE NOSTRO
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male.
RITI DI COMUNIONE
Ecco l’Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati del mondo. Beati gli invitati alla cena dell’Agnello. A: O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa, ma di’ soltanto una parola e io sarò salvato.
DOPO LA COMUNIONE
Nutriti dei tuoi santi doni ti rendiamo grazie, o Signore, e imploriamo la tua misericordia: per il tuo Spirito, comunicato a noi in questi sacramenti, ci sia data la grazia di rimanere fedeli nel tuo servizio. Per Cristo nostro Signore. A: Amen.