«GESÙ, RICORDATI DI ME…»
È un po’ difficile che noi usiamo queste parole nella preghiera, perché sappiamo che il Signore non può dimenticarsi di noi. Ma per il buon ladrone, che le dice mentre condivide la croce con Gesù, è un bell’atto di fede. Possiamo usarle anche noi nella celebrazione eucaristica, quando vogliamo esprimere il nostro pentimento per esserci noi dimenticati di lui, e il nostro desiderio di sentirlo vicino a noi.

RITI D’INIZIO
Canto d’ingresso o antifona: L’Agnello immolato è degno di ricevere potenza e ricchezza, sapienza, forza e onore: a lui gloria e potenza nei secoli dei secoli. (Ap 5,12; 1,6)

ATTO PENITENZIALE
Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli e sorelle, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre Vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli e sorelle, di pregare per me il Signore Dio nostro.

GLORIA A DIO NELL’ALTO DEI CIELI e pace in terra agli uomini amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa. Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre Onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
COLLETTA
Dio onnipotente ed eterno, che hai voluto ricapitolare tutte le cose in Cristo tuo Figlio, Re dell’universo, fa’ che ogni creatura, libera dalla schiavitù del peccato, ti serva e ti lodi senza fine. Per il nostro Signore Gesù Cristo… Oppure: O Padre, che ci hai chiamati a regnare con te nella giustizia e nell’amore, liberaci dal potere delle tenebre perché, seguendo le orme del tuo Figlio, possiamo condividere la sua gloria nel paradiso. Egli è Dio… A: Amen.

PRIMA LETTURA
Davide ha unificato Giuda e Israele, facendone un solo regno. Dopo Salomone, la restaurazione del regno di Davide resterà un sogno. La sua realizzazione sarà affidata al Messia. Gesù realizzerà un Regno ben diverso.

Dal secondo libro di Samuele (5,1-3)
In quei giorni, vennero tutte le tribù d’Israele da Davide a Ebron, e gli dissero: «Ecco noi siamo tue ossa e tua carne. Già prima, quando regnava Saul su di noi,
tu conducevi e riconducevi Israele. Il Signore ti ha detto: “Tu pascerai il mio popolo Israele, tu sarai capo d’Israele”». Vennero dunque tutti gli anziani d’Israele dal re a Ebron, il re Davide concluse con loro un’alleanza a Ebron davanti al Signore ed essi unsero Davide re d’Israele.
Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE – Dal Salmo 92 (93)
Gerusalemme è il centro della vita sociale, politica e religiosa di Israele e il salmista la celebra. Per noi cristiani è un simbolo della Gerusalemme celeste.

R. Andremo con gioia alla casa del Signore.
Quale gioia, quando mi dissero: / «Andremo alla casa del Signore!». / Già sono fermi i nostri piedi / alle tue porte, Gerusalemme! R.
È là che salgono le tribù, le tribù del Signore, / secondo la legge d’Israele,
per lodare il nome del Signore. / Là sono posti i troni del giudizio, / i troni della casa di Davide. R.

SECONDA LETTURA
Si era diffuso nelle comunità cristiane il timore che esistessero degli spiriti che, sfuggendo al potere di Cristo, potevano condizionare in negativo la vita dei credenti. Paolo, in catene, reagisce con forza e innalza questo inno per celebrare la potenza divina del Signore Gesù, che domina su tutte le creature e che salva l’umanità intera.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi (1,12-20)
Fratelli, ringraziate con gioia il Padre che vi ha resi capaci di partecipare alla sorte dei santi nella luce. È lui che ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore, per mezzo del quale abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati. Egli è immagine del Dio invisibile, primogenito di tutta la creazione, perché in lui furono create tutte le cose nei cieli e sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni, Principati e Potenze. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. Egli è prima di tutte le cose e tutte in lui sussistono. Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa. Egli è principio, primogenito di quelli che risorgono dai morti, perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose. È piaciuto infatti a Dio che abiti in lui tutta la pienezza e che per mezzo di lui e in vista di lui siano riconciliate tutte le cose, avendo pacificato con il sangue della sua croce sia le cose che stanno sulla terra, sia quelle che stanno nei cieli. Gesù Cristo è il testimone fedele, il primogenito dei morti e il sovrano dei re della terra. A Colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, che ha fatto di noi un regno, sacerdoti per il suo Dio e Padre, a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen. Ecco, viene con le nubi e ogni occhio lo vedrà, anche quelli che lo trafissero, e per lui tutte le tribù della terra si batteranno il petto. Sì, Amen! Dice il Signore Dio: Io sono l’Alfa e l’Omèga, Colui che è, che era e che viene, l’Onnipotente!
Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.

CANTO AL VANGELO (Mc 11,9.10)
Alleluia, alleluia. Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide! Alleluia.

VANGELO
Il popolo guarda Gesù in croce senza capire, i capi lo insultano e i soldati li imitano, il primo ladrone cerca di strumentalizzarlo, il secondo lo dichiara innocente e si affida a lui. In questo brano Luca presenta la regalità autentica di Gesù e le reazioni che gli uomini possono avere nei suoi confronti.

Dal vangelo secondo Luca (23,35-43)
In quel tempo, [dopo che ebbero crocifisso Gesù,] il popolo stava a vedere; i capi invece deridevano Gesù dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto». Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei». Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».
Parola del Signore. A: Lode a te o Cristo.

PREGHIERA UNIVERSALE
Il Signore Gesù, re crocifisso, ha accolto la preghiera del buon ladrone. Riconosciamo il suo potere che ci salva e presentiamogli la nostra preghiera. Diciamo insieme: Gesù, nostro re, ascoltaci.
• Affinché tutti i ministri della Chiesa desiderino somigliare a te, che eserciti il potere di servire, fino a da- re la vita, preghiamo.
• Affinché i capi delle nazioni e i potenti di questo mondo si impegnino a difendere i più deboli e i più bisognosi, preghiamo.
• Affinché i giovani della nostra parrocchia imparino da te a servire i fratelli, preghiamo.
• Affinché tutti noi ti riconosciamo come nostro re e ci impegniamo a dare la vita per i fratelli, preghiamo.
Signore Gesù Cristo, che sulla croce hai mostrato il tuo amore per noi, donaci lo Spirito Santo, che ci aiuti a somigliare a te e a camminare con gioia verso la casa del Padre. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. A: Amen.

ORAZIONE SULLE OFFERTE
Ti offriamo, o Padre, il sacrificio di Cristo per la nostra riconciliazione, e ti preghiamo umilmente: il tuo Figlio conceda a tutti i popoli il dono dell’unità e della pace. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. A: Amen.

PADRE NOSTRO
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male.

RITI DI COMUNIONE
Ecco l’Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati del mondo. Beati gli invitati alla cena dell’Agnello. A: O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa, ma di’ soltanto una parola e io sarò salvato.

DOPO LA COMUNIONE
O Padre, che ci hai nutriti con il pane della vita immortale, fa’ che obbediamo con gioia ai comandamenti di Cristo, Re dell’universo, per vivere senza fine con lui nel regno dei cieli. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. A: Amen.