RALLEGRATEVI, IL SIGNORE È VICINO
Il tono della liturgia di oggi è caratterizzato dalla gioia. Il deserto che si rallegra e fiorisce (1a lettura) fa da sfondo poetico alla figura del Battista e alla buona novella annunciata ai poveri (Vangelo) che dona vita e speranza. E la pazienza del coltivatore (2a lettura) appare già colma di allegrezza, mentre pregusta i preziosi frutti della terra che nasceranno.

RITI D’INIZIO
Canto d’ingresso o antifona: Rallegratevi sempre nel Signore: ve lo ripeto, rallegratevi, il Signore è vicino. (Fil 4,4.5)

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Assemblea: Amen.
La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo sia con tutti voi. A: E con il tuo spirito.

ATTO PENITENZIALE
Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli e sorelle, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre Vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli e sorelle, di pregare per me il Signore Dio nostro.

COLLETTA
Guarda, o Padre, il tuo popolo che attende con fede il Natale del Signore, e fa’ che giunga a celebrare con rinnovata esultanza il grande mistero della salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo… A: Amen.
Oppure:
Sostieni, o Padre, con la forza del tuo amore il nostro cammino incontro a colui che viene e fa’ che, perseverando nella pazienza, maturiamo in noi il frutto della fede e accogliamo con rendimento di grazie il vangelo della gioia. Per il nostro Signore Gesù Cristo… A: Amen.
PRIMA LETTURA
Il popolo ebraico è esiliato in Babilonia. La terra degli antenati è abbandonata e ridotta a un deserto, la città santa in rovina. Il profeta, alla gente sfiduciata, annuncia il ritorno dall’esilio. È un intervento di Dio che viene in aiuto al suo popolo. Gli effetti si traducono in immagini: il deserto si ricopre di fiori, i malati guariscono.

Dal libro del profeta Isaia (35,1-6a. 8a. 10)
Si rallegrino il deserto e la terra arida, esulti e fiorisca la steppa. Come fiore di narciso fiorisca; sì, canti con gioia e con giubilo. Le è data la gloria del Libano,
lo splendore del Carmelo e di Saron. Essi vedranno la gloria del Signore, la magnificenza del nostro Dio. Irrobustite le mani fiacche, rendete salde le ginocchia vacillanti. Dite agli smarriti di cuore: «Coraggio, non temete! Ecco il vostro Dio, giunge la vendetta, la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi». Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno gli orecchi dei sordi. Allora lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto. Ci sarà un sentiero e una strada e la chiameranno via santa. Su di essa ritorneranno i riscattati dal Signore e verranno in Sion con giubilo; felicità perenne splenderà sul loro capo; gioia e felicità li seguiranno e fuggiranno tristezza e pianto.
Parola di Dio. A. Rendiamo grazie a Dio

SALMO RESPONSORIALE – Dal Salmo 145
È la parte finale del salmo 145 che mette a confronto l’aiuto dei potenti e quello di Dio. Il primo è precario e deludente; il secondo è eterno, onnipotente e fedele.

R. Vieni, Signore, a salvarci.
Il Signore rimane fedele per sempre / rende giustizia agli oppressi, / dà il pane agli affamati. / Il Signore libera i prigionieri. R.
Il Signore ridona la vista ai ciechi, / il Signore rialza chi è caduto, / il Signore ama i giusti, / il Signore protegge i forestieri. R.
Egli sostiene l’orfano e la vedova, / ma sconvolge le vie dei malvagi. / Il Signore regna per sempre, / il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione. R.

SECONDA LETTURA
Le comunità cristiane dei primi tempi credono imminente il ritorno finale di Gesù, anche se ignorano il tempo di questa venuta. L’apostolo Giacomo dà ai cristiani il consiglio della pazienza, attraverso gli esempi dei contadini e dei profeti (i santi).

Dalla lettera di san Giacomo apostolo (5, 7-10)
Siate costanti, fratelli miei, fino alla venuta del Signore. Guardate l’agricoltore: egli aspetta con costanza il prezioso frutto della terra finché abbia ricevuto le prime e le ultime piogge. Siate costanti anche voi, rinfrancate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina. Non lamentatevi, fratelli, gli uni degli altri, per non essere giudicati; ecco, il giudice è alle porte. Fratelli, prendete a modello di sopportazione e di costanza i profeti che hanno parlato nel nome del Signore.
Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO (Is 61,1)
Alleluia, alleluia. Lo Spirito del Signore è sopra di me, mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annunzio. Alleluia.

VANGELO
È l’intervista che i discepoli di Giovanni il Battista fanno a Gesù a nome del loro maestro. Le notizie che gli arrivano nel carcere dove l’ha rinchiuso Erode Antipa gli danno un po’ di sconcerto. Gesù non è il «Messia che fustiga e minaccia», come lui aspettava. Gesù rimanda i discepoli a riferirgli i fatti che vedono. La vita è restituita in pienezza a tutti.

Dal vangelo secondo Matteo (11, 2-11)
In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!». Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via”. In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui».
Parola del Signore. A: Lode a te, o Cristo.

PREGHIERA UNIVERSALE
Fratelli e sorelle, convocati attorno alla mensa eucaristica, innalziamo con gioiosa speranza le nostre preghiere al Signore, che ci viene incontro. Preghiamo insieme e diciamo: Ravviva in tutti la gioia, Signore!
• La costanza e il coraggio accompagnino il Papa e i vescovi, affinché, ad immagine dei santi profeti, possano essere per il popolo guide sagge e sapienti, preghiamo.
• La gioia e la speranza fioriscano nei cuori dei credenti, affinché siano aperti alla novità che porta al Vangelo di Cristo, preghiamo.
• La fiducia e la consolazione raggiungano coloro che sono ricoverati negli ospedali e in altre strutture di accoglienza, perché sentano il Signore nel cuore e lo vedano in chi presta loro cura amorevole, preghiamo.
• La carità e la misericordia abitino le nostre comunità parrocchiali, affinché vigili nella fede, possiamo presentarci a lui con rinnovata esultanza, preghiamo.
Sii benedetto, Signore Gesù Cristo, perché ascolti le preghiere del popolo che ha nostalgia di te: il ricordo delle tue opere rinnovi la fiducia della venuta in mezzo a noi. Tu sei Dio e vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. A: Amen.

ORAZIONE SULLE OFFERTE
Sempre si rinnovi, Signore, l’offerta di questo sacrificio, che attua il santo mistero da te istituito, e con la sua divina potenza renda efficace in noi l’opera della salvezza. Per Cristo nostro Signore. A. Amen.

PADRE NOSTRO
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male.

RITI DI COMUNIONE
Ecco l’Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati del mondo. Beati gli invitati alla cena dell’Agnello. A: O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa, ma di’ soltanto una parola e io sarò salvato.

DOPO LA COMUNIONE
O Dio, nostro Padre, la forza di questo sacramento ci liberi dal peccato e ci prepari alle feste ormai vicine. Per Cristo nostro Signore. A: Amen.