DIO CON NOI, IN OPERA E PAROLA
L’umanità ha sempre coltivato il desiderio di conoscere Dio. La Santissima Trinità, che ha posto questo desiderio nel cuore di ogni uomo, si è manifestata progressivamente lungo la storia. La conoscenza piena e autentica del volto di Dio e del destino dell’uomo ci è stata comunicata dal Figlio di Dio, che, per essere compreso da noi, è diventato uomo e ha parlato la nostra lingua.
RITI D’INIZIO
Canto d’ingresso o antifona: È nato per noi un bambino, un figlio ci è stato donato: egli avrà sulle spalle il dominio, consigliere ammirabile sarà il suo nome. (Cf Is 9,5)
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Assemblea: Amen.
La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo sia con tutti voi. A: E con il tuo spirito.
ATTO PENITENZIALE
Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli e sorelle, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre Vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli e sorelle, di pregare per me il Signore Dio nostro.
GLORIA A DIO NELL’ALTO DEI CIELI e pace in terra agli uomini amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa. Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre Onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
COLLETTA
O Dio, che in modo mirabile ci hai creati a tua immagine, e in modo più mirabile ci hai rinnovati e redenti, fa’ che possiamo condividere la vita divina del tuo Figlio, che oggi ha voluto assumere la nostra natura umana. Egli è Dio, e vive e regna con te… A: Amen.
PRIMA LETTURA
Israele è in esilio a Babilonia. Il profeta «vede» l’intervento di Dio: l’esilio finisce e il Signore stesso torna a Gerusalemme, alla testa del suo popolo. Questa bella notizia è solo un’anticipazione di quella che sarà data, nella pienezza dei tempi, quando il Messia libererà l’umanità intera dalla schiavitù del peccato.
Dal libro del profeta Isaia (52,7-10)
Come sono belli sui monti i piedi del messaggero che annuncia la pace, del messaggero di buone notizie che annuncia la salvezza, che dice a Sion: «Regna il tuo Dio». Una voce! Le tue sentinelle alzano la voce, insieme esultano, poiché vedono con gli occhi il ritorno del Signore a Sion. Prorompete insieme in canti di gioia, rovine di Gerusalemme, perché il Signore ha consolato il suo popolo, ha riscattato Gerusalemme. Il Signore ha snudato il suo santo braccio davanti a tutte le nazioni; tutti i confini della terra vedranno la salvezza del nostro Dio.
Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE – Dal Salmo 97 (98)
Israele ha sperimentato l’opera meravigliosa di Dio a favore del suo popolo. Tutti i fedeli sono invitati a elevare con gioia inni di lode e di ringraziamento.
R. Tutta la terra ha veduto la salvezza del nostro Dio.
Cantate al Signore un canto nuovo, / perché ha compiuto meraviglie. / Gli ha dato vittoria la sua destra / e il suo braccio santo. R.
Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza, / agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia. / Egli si è ricordato del suo amore, / della sua fedeltà alla casa d’Israele. R.
Tutti i confini della terra hanno veduto / la vittoria del nostro Dio. / Acclami il Signore tutta la terra, / gridate, esultate, cantate inni! R.
Cantate inni al Signore con la cetra, / con la cetra e al suono di strumenti a corde; / con le trombe e al suono del corno / acclamate davanti al re, il Signore. R.
SECONDA LETTURA
Dio comunica con l’umanità. La sua parola arriva a noi attraverso la creazione, gli avvenimenti, i suoi fedeli e, in modo più diretto, i profeti. Tutti questi modi sono solo la preparazione della rivelazione che Dio ha fatto di se stesso attraverso il Figlio suo, Gesù. Egli rende visibile Dio stesso e rivela l’amore del Padre con la parola e con il dono della sua vita. Per questo è il re dell’universo.
Dalla lettera agli Ebrei (Eb 1,1-6)
Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha stabilito erede di tutte le cose e mediante il quale ha fatto anche il mondo. Egli è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza, e tutto sostiene con la sua parola potente. Dopo aver compiuto la purificazione dei peccati, sedette alla destra della maestà nell’alto dei cieli, divenuto tanto superiore agli angeli quanto più eccellente del loro è il nome che ha ereditato. Infatti, a quale degli angeli Dio ha mai detto: «Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato»? e ancora: «Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio»? Quando invece introduce il primogenito nel mondo, dice: «Lo
adorino tutti gli angeli di Dio».
Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
CANTO AL VANGELO
Alleluia, alleluia. Un giorno santo è spuntato per noi: venite tutti ad adorare il Signore; oggi una splendida luce è discesa sulla terra. Alleluia.
VANGELO
È questo il prologo del vangelo secondo Giovanni. L’evangelista raccoglie in un inno i temi fondamentali di tutta l’opera: Gesù è il Figlio di Dio, è venuto nel mondo per rivelare l’amore del Padre, diventando in tutto uomo come noi, è stato rifiutato, ma ha realizzato la sua missione, donando agli uomini il potere di diventare anch’essi figli di Dio in lui.
Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 1,1-18)
[In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta.] Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. [Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità.] Giovanni gli dà testimonianza e proclama: «Era di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me».
Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato.
Parola del Signore. A: Lode a te, o Cristo.
PREGHIERA UNIVERSALE
Il Padre ha mandato Gesù nel mondo per renderci suoi figli. Grati per questo dono, con fiducia rivolgiamo a lui la nostra preghiera. Diciamo insieme: Padre di Gesù e nostro, ascoltaci.
• Perché, guardando Gesù, ci rendiamo conto che possiamo amare lui solo amando i fratelli. Preghiamo.
• Perché, vivendo la grandezza di questo giorno, gustiamo una vita quotidiana ricca della tua presenza amorevole. Preghiamo.
• Perché accogliamo il tuo Figlio nella nostra vita e camminiamo sulle orme che lui ha tracciato nell’umiltà e nell’amore. Preghiamo.
• Perché questo giorno ci aiuti a gustare e vivere la gioia vera, per trasmetterla ai fratelli bisognosi di aiuto. Preghiamo.
O Padre, donaci il tuo Spirito perché ci aiuti a gustare la bellezza di essere figli tuoi e a camminare nella tua luce, per giungere alla Gerusalemme del cielo. Per Cristo
nostro Signore. A: Amen.
ORAZIONE SULLE OFFERTE
Ti sia gradito, Signore, questo sacrificio, espressione perfetta della nostra fede, e ottenga a tutti gli uomini il dono natalizio della pace. Per Cristo nostro Signore. A: Amen.
PADRE NOSTRO
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male.
RITI DI COMUNIONE
Ecco l’Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati del mondo. Beati gli invitati alla cena dell’Agnello. A: O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa, ma di’ soltanto una parola e io sarò salvato.
DOPO LA COMUNIONE
Padre santo e misericordioso, il Salvatore del mondo, che oggi è nato e ci ha rigenerati come tuoi figli, ci comunichi il dono della sua vita immortale. Per Cristo nostro Signore. A: Amen.