LA LEGGE DI GESÙ È LIBERTÀ INTERIORE
Dio ha voluto dei figli e quindi persone libere. Per questo l’uomo è responsabile delle proprie azioni. Gesù ci offre non regole nuove, ma criteri per discernere meglio il bene e il male. Questi criteri sono tutti interiori e richiedono la conversione del cuore e l’adesione di tutta la persona, pensieri, parole, sentimenti e azioni, al progetto di vita espresso dal vangelo.

RITI D’INIZIO
Canto d’ingresso o antifona: Sii per me difesa, o Dio, rocca e fortezza che mi salva, perché tu sei mio baluardo e mio rifugio; guidami per amore del tuo nome. (Sal 30,3-4)

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Assemblea: Amen.
La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo sia con tutti voi. A: E con il tuo spirito.

ATTO PENITENZIALE
Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli e sorelle, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre Vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli e sorelle, di pregare per me il Signore Dio nostro.

GLORIA A DIO NELL’ALTO DEI CIELI e pace in terra agli uomini amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa. Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre Onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA
O Dio, che hai promesso di essere presente in coloro che ti amano e con cuore retto e sincero custodiscono la tua parola, rendici degni di diventare tua stabile dimora. Per il nostro Signore Gesù Cristo… A: Amen.
Oppure: O Dio, che riveli la pienezza della legge nella giustizia nuova fondata sull’amore, fa’ che il popolo cristiano, radunato per offrirti il sacrificio perfetto, sia coerente con le esigenze del Vangelo, e diventi per ogni uomo segno di riconciliazione e di pace. Per il nostro Signore Gesù Cristo… A: Amen.

PRIMA LETTURA
L’autore del Siracide è un maestro che insegna la sapienza che viene da Dio ed è concentrata nella Legge di Mosè. In questo brano egli sottolinea la libertà dell’uomo, responsabile delle proprie azioni, e la sua capacità di dominare gli istinti e di vincere le tentazioni. Il peccato non è più forte dell’uomo, uscito dalle mani di Dio e istruito dai comandamenti.

Dal libro del Siracide (15,16-21 (NV) [gr. 15,15-20])
Se vuoi osservare i suoi comandamenti, essi ti custodiranno; se hai fiducia in lui, anche tu vivrai. Egli ti ha posto davanti fuoco e acqua: là dove vuoi tendi la tua mano. Davanti agli uomini stanno la vita e la morte, il bene e il male: a ognuno sarà dato ciò che a lui piacerà. Grande infatti è la sapienza del Signore; forte e potente, egli vede ogni cosa. I suoi occhi sono su coloro che lo temono, egli conosce ogni opera degli uomini. A nessuno ha comandato di essere empio e a nessuno ha dato il permesso di peccare.
Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE – Dal Salmo 118 (119)
Il salmista dichiara beato chi cerca il Signore e osserva la sua legge. Nella preghiera egli chiede al Signore intelligenza per comprendere i suoi insegnamenti e aiuto per viverli.

R. Beato chi cammina nella legge del Signore.
Beato chi è integro nella sua via / e cammina nella legge del Signore. / Beato chi custodisce i suoi insegnamenti / e lo cerca con tutto il cuore. R.
Tu hai promulgato i tuoi precetti / perché siano osservati interamente. / Siano stabili le mie vie / nel custodire i tuoi decreti. R.
Sii benevolo con il tuo servo e avrò vita, / osserverò la tua parola. / Aprimi gli occhi perché io consideri / le meraviglie della tua legge. R.
Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti / e la custodirò sino alla fine. / Dammi intelligenza, perché io custodisca la tua legge / e la osservi con tutto il cuore. R.

SECONDA LETTURA
I sapienti e i potenti di questo mondo non hanno capito nulla del Cristo. Invece in lui si è manifestata la sapienza divina, cioè il piano di salvezza dell’umanità che Gesù ha rivelato nella predicazione e ha realizzato sulla croce. I cristiani hanno ricevuto dallo Spirito Santo il dono di comprendere il piano salvifico di Dio, inaccessibile alla sapienza solo umana.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (2,6-10)
Fratelli, tra coloro che sono perfetti parliamo, sì, di sapienza, ma di una sapienza che non è di questo mondo, né dei dominatori di questo mondo, che vengono ridotti al nulla. Parliamo invece della sapienza di Dio, che è nel mistero, che è rimasta nascosta e che Dio ha stabilito prima dei secoli per la nostra gloria. Nessuno dei dominatori di questo mondo l’ha conosciuta; se l’avessero conosciuta, non avrebbero croci- fisso il Signore della gloria. Ma, come sta scritto: «Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, Dio le ha preparate per coloro che lo amano». Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; lo Spirito infatti conosce bene ogni cosa, anche le profondità di Dio.
Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.

CANTO AL VANGELO (Cf Mt 11,25)
Alleluia, alleluia. Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno. Alleluia.

VANGELO
Gesù non abolisce la Legge, ma la porta a compimento, cioè la interpreta in modo nuovo, originale e inaspettato. Tutto si realizzerà, ma alla maniera di Dio. La nuova Legge che Gesù promulga sul monte, iniziando dalle beatitudini, è più esigente, più misericordiosa, liberante e a servizio della felicità dell’uomo.

Dal vangelo secondo Matteo (Mt 5,17-37)
[In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:] «Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pie- no compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli. [Io vi dico] infatti [: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio”. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio.] Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna. Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono. Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo! [Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore.] Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto
che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna. Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio. [Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto], né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, per- ché è la città del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. [Sia invece il vostro parlare: “sì, sì”, “no, no”; il di più viene dal Maligno».]
Parola del Signore. A: Lode a te, o Cristo.

PREGHIERA UNIVERSALE
Dio Padre ci ha chiesto un impegno nell’amore verso lui e i fratelli, ma non ci lascia soli. Chiediamo il suo aiuto con una preghiera fiduciosa. Diciamo insieme: Padre, aiutaci a scegliere il bene.
• Perché con la nostra fantasia spirituale troviamo delle soluzioni sempre nuove per mostrare al mondo la nostra fede in te. Preghiamo.
• Perché ci apriamo all’ascolto della Parola di Gesù e la facciamo diventare vita vissuta con te e per te. Preghiamo.
• Perché ci lasciamo istruire da Gesù e impariamo giorno per giorno a somigliare almeno un po’ a te. Preghiamo.
• Perché gli sposi cristiani siano nel mondo testimoni di quell’amore coniugale che trova fondamento e solidità in te. Preghiamo.
O Padre, il tuo figlio Gesù ci ha mostrato la strada per giungere a te. Donaci il tuo Santo Spirito perché ci aiuti a camminare sui sentieri della giustizia, della pace e della gioia. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. A: Amen.

ORAZIONE SULLE OFFERTE
Questa nostra offerta, Signore, ci purifichi e ci rinnovi, e ottenga a chi è fedele alla tua volontà la ricompensa eterna. Per Cristo nostro Signore. A: Amen.

PADRE NOSTRO
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male.

RITI DI COMUNIONE
Ecco l’Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati del mondo. Beati gli invitati alla cena dell’Agnello. A: O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa, ma di’ soltanto una parola e io sarò salvato.

DOPO LA COMUNIONE
Signore, che ci hai nutriti al convito eucaristico, fa’ che ricerchiamo sempre quei beni che ci danno la vera vita. Per Cristo nostro Signore. A: Amen.