SI SALVA CHI ASCOLTA GESÙ
I discepoli hanno fatto un lungo percorso nella fede per riconoscere in Gesù il Figlio di Dio. Noi abbiamo ricevuto la testimonianza della loro fede. Il cammino quaresimale oggi ci chiede di contemplare la gloria del Figlio di Dio, di accogliere nella fede la presentazione che il Padre stesso ne fa e di ascoltare ciò che Gesù insegna, cioè di metterlo in pratica.

RITI D’INIZIO
Canto d’ingresso o antifona: Di te dice il mio cuore: «Cercate il suo volto». Il tuo volto io cerco, o Signore. Non nascondermi il tuo volto. (Sal 26,8-9) Oppure: Ricorda, Signore, il tuo amore e la tua bontà, le tue misericordie che sono da sempre. Non trionfino su di noi i nostri nemici; libera il tuo popolo, Signore, da tutte le sue angosce. (Sal 24,6.3.22)

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Assemblea: Amen.
La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo sia con tutti voi. A: E con il tuo spirito.

ATTO PENITENZIALE
Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli e sorelle, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre Vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli e sorelle, di pregare per me il Signore Dio nostro.

COLLETTA
O Padre, che ci chiami ad ascoltare il tuo amato Figlio, nutri la nostra fede con la tua parola e purifica gli occhi del nostro spirito, perché possiamo godere della visione della tua gloria. Per il nostro Signore Gesù Cristo… A: Amen.
Oppure: O Dio, che chiamasti alla fede i nostri padri e hai dato a noi la grazia di camminare alla luce del Vangelo, aprici all’ascolto del tuo Figlio, perché accettando nella nostra vita il mistero della croce, possiamo entrare nella gloria del tuo regno. Per il nostro Signore Gesù Cristo… A: Amen.

PRIMA LETTURA
Con pochi tratti l’autore narra un evento epocale nella storia della salvezza: Abramo riceve una chiamata misteriosa e poco definita, si fida del Signore e parte, dando inizio alla storia della fede. Perché crede fino in fondo, diventa causa di benedizione per sé e i suoi discendenti. Ebrei, cristiani e islamici lo considerano padre nella fede.

Dal libro della Genesi (12,1-4a)
In quei giorni, il Signore disse ad Abram: «Vàttene dalla tua terra, dalla tua parentela e dalla casa di tuo padre, verso la terra che io ti indicherò. Farò di te una grande nazione e ti benedirò, renderò grande il tuo nome e possa tu essere una benedizione. Benedirò coloro che ti benediranno e coloro che ti malediranno maledirò, e in te si diranno benedette tutte le famiglie della terra». Allora Abram partì, come gli aveva ordinato il Signore.
Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE – Dal Salmo 32 (33)
Il salmista esprime la propria piena fiducia nell’amore del Signore. Il credente in difficoltà può fidarsi pienamente della fedeltà del Signore, che corre in aiuto di chi spera in lui.

R. Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo.
Retta è la parola del Signore / e fedele ogni sua opera. / Egli ama la giustizia e il diritto; / dell’amore del Signore è piena la terra. R.
Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme, / su chi spera nel suo amore, / per liberarlo dalla morte / e nutrirlo in tempo di fame. R.
L’anima nostra attende il Signore: / egli è nostro aiuto e nostro scudo. / Su di noi sia il tuo amore, Signore, / come da te noi speriamo. R.

SECONDA LETTURA
Timoteo guida una comunità che sperimenta difficoltà e persecuzione. Paolo lo incoraggia e lo invita ad accettare le sofferenze derivanti dalla missione di annunciare il vangelo. Il riferimento e il sostegno è Cristo, che gratuitamente ci ha salvati e ci ha chiamati a condividere la gloria della sua risurrezione.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timoteo (1,8b-10)
Figlio mio, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo. Egli infatti ci ha salvati e ci ha chiamati con una vocazione santa, non già in base alle nostre opere, ma secondo il suo progetto e la sua grazia. Questa ci è stata data in Cristo Gesù fin dall’eternità, ma è stata rivelata ora, con la manifestazione del salvatore nostro Cristo Gesù. Egli ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita e l’incorruttibilità per mezzo del Vangelo.
Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.

CANTO AL VANGELO (Cf Mc 9,7)
Lode e onore a te, Signore Gesù! Dalla nube luminosa, si udì la voce del Padre: «Questi è il mio Figlio, l’amato: ascoltatelo!». Lode e onore a te, Signore Gesù!

VANGELO
La trasfigurazione è raccontata dai tre sinottici. È il momento culminante della rivelazione dell’identità di Gesù. Mosè ed Elia, la Legge e i Profeti, sono convocati per inchinarsi di fronte al Figlio di Dio. I tre apostoli rappresentano tutti i discepoli che ancora non hanno capito fino in fondo chi è Gesù. A sciogliere dubbi e perplessità interviene il Padre stesso che lo proclama suo Figlio e ordina a tutti di obbedirgli.

Dal vangelo secondo Matteo (17,1-9)
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo». All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo. Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti».
Parola del Signore. A: Lode a te, o Cristo.

PREGHIERA UNIVERSALE
Gesù ci ha insegnato a pregare con la più grande fiducia nell’amore del Padre. Per questo preghiamo insieme e diciamo: Padre, ascolta la nostra preghiera.
• Affinché impariamo a fidarci della parola di Gesù e a rimuovere gli ostacoli che ci impediscono di realizzarla. Preghiamo.
• Affinché sappiamo riconoscere la tua presenza amorevole e misericordiosa negli avvenimenti di questo tempo. Preghiamo.
• Affinché, sull’esempio del tuo Figlio, siamo capaci di annunciare il vangelo, affrontando ogni difficoltà e opposizione. Preghiamo.
• Affinché il desiderio di stare sempre con te ci spinga a trattare bene tutti i fratelli con cui condividiamo vita, preghiera e lavoro. Preghiamo.
O Padre, in Gesù Cristo tu hai amato ogni uomo. Illuminaci con la tua grazia, perché riconosciamo in ogni uomo la tua immagine. Per Cristo nostro Signore. A: Amen.

ORAZIONE SULLE OFFERTE
Questa offerta, Signore misericordioso, ci ottenga il perdono dei nostri peccati e ci santifichi nel corpo e nello spirito, perché possiamo celebrare degnamente le feste pasquali. Per Cristo nostro Signore. A: Amen.

PADRE NOSTRO
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male.

RITI DI COMUNIONE
Ecco l’Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati del mondo. Beati gli invitati alla cena dell’Agnello. A: O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa, ma di’ soltanto una parola e io sarò salvato.

DOPO LA COMUNIONE
Per la partecipazione ai tuoi gloriosi misteri ti rendiamo fervide grazie, Signore,
perché a noi ancora pellegrini sulla terra fai pregustare i beni del cielo. Per Cristo nostro Signore. A: Amen.